Il direttore di Rai 1 ha parlato della possibilità di vedere Drusilla Foer in un programma Rai, in seconda serata, dopo il successo di Sanremo.
“Mi sento di dire che a Drusilla darei una seconda serata seriale dal lunedì al venerdì”. Così Stefano Coletta in una delle conferenze stampa della settimana sanremese ha spiegato quanto Drusilla Foer possa essere per la Rai una presenza importante. Del resto durante il Festival di Sanremo ha dimostrato quello che chi già la conosceva sapeva da tempo: doti che il direttore di Rai 1 non manca di sottolineare. “Penso che potrebbe accompagnare gli italiani con grande intelligenza. Drusilla ha un portato di raffinatezza, intelligenza e di grande grande ironia che sono registri che servono in una tv generalista”.
Coletta su Drusilla Foer
Insomma più che una speranza quasi una promessa da parte di Coletta, protagonista durante il Festival anche dei siparietti organizzati sul palco, su tutti quello che lo ha visto coinvolto da Fiorello. “Sicuramente ci lavoreremo”, ha detto, facendo intendere che la macchina della Rai sia già al lavoro per portare il personaggio di Gori, Drusilla Foer di nuovo sulla Rai con un programma tutto suo.
Drusilla è certamente la co-conduttrice che più ha convinto per padronanza del palcoscenico e che sicuramente rispetto alle altre ha avuto anche uno spazio, che si è presa e conquistata. I siparietti con Amadeus, quello con Iva Zanicchi (male interpretato, in realtà, a causa di un malfunzionamento del microfono della cantante).
Il monologo di Drusilla a Sanremo
“Tentiamo insieme l’atto più rivoluzionario che ci sia: l’ascolto. L’ascolto di se stessi, degli altri e delle unicità. Doniamoci agli altri, confrontiamoci gentilmente. Accogliamo il dubbio solo per essere certi che le nostre convinzioni non siano solo delle convezioni”, ha spiegato sul palco Drusilla.
“Non è facile entrare in contatto con la propria unicità ma un modo lo avrei: si prendono per mano tutte le cose che ci abitano e si portano in alto, si sollevano insieme a noi, nella purezza dell’aria, in un grande abbraccio innamorato e gridiamo: ‘che bellezza tutte queste cose sono io’. Sarà una ficata pazzesca e sarà bellissimo abbracciare la nostra unicità e a quel punto io credo che sarà più probabile aprirsi e uscire da questo stato di conflitto che ci allontana“.